Renato Goria è presidente e amministratore delegato del Gruppo Alplast, dal 1953 azienda leader nella produzione di capsule e chiusure per prodotti alimentari e bevande, sia standard sia personalizzate, con una vasta gamma di chiusure in alluminio, plastica e altri materiali sintetici ad alta tecnologia, in infinite misure e colori per ogni tipo di esigenza: alcolici, vini, oli alimentari, acque minerali, succhi di frutta, bibite, soft drink e caffè. La società occupa 240 dipendenti stabilmente e produce oltre 3 miliardi di chiusure all’anno in cinque stabilimenti, destinate al mercato nazionale e a più di 80 Paesi esteri, per un fatturato di 45 milioni di euro. Aderendo alla Compagnia della Buona Impresa, Goria è anche un forte sostenitore del Telefono Arancione, che aiuta sin da quando era presidente della Cciaa di Asti. Ecco come intende il suo modello di impresa etica.
Per un’azienda che opera ininterrottamente sul mercato da quasi settant’anni, la missione principale è quella di continuare a sviluppare e consolidare il proprio business, creando posti di lavoro stabili e ben retribuiti e gestendo un’attività che possa generare ricchezza per tutti i suoi stakeholder, non ultimo il territorio e la filiera delle imprese fornitrici. In questo senso una conduzione aziendale appropriata comporta per me e i soci gestire con responsabilità e autorevolezza i rapporti con tutte le parti sociali (clienti, banche, fornitori, personale, consulenti) cercando sempre di costruire un business profittevole ed eticamente corretto, finalizzato a generare valore e un bene comune. Nella governance della nostra azienda fattori quali la responsabilità sociale, la sostenibilità ambientale, la solidarietà – e una certa coscienza del ruolo imprenditoriale ispirata da principi legati alla fede personale e valori ispirati alla dottrina sociale della Chiesa cattolica – sono declinati come può fare “il buon padre di famiglia” usando sempre l’equilibrio dovuto. E’ in virtù di questi fondamenti che Alplast ha potuto crescere ed espandersi in tutto il mercato globale, contribuendo alla valorizzazione di quel modello di buona e sana imprenditorialità familiare, sia grande sia piccola e media, che il mondo ci invidia.